Qualche giorno fa abbiamo creato un sondaggio su Linkedin per capire di cosa abbiamo davvero bisogno nelle aziende ora a livello di leadership.
Durante le vacanze infatti mi aveva colpito un articolo che dichiarava di come la nuova frontiera della leadership fosse il manager gentile, elencando anche le 10 skills essenziali per esserlo. Come sempre è bello leggere di gentilezza ma mi sono anche domandata: è davvero di questo che hanno bisogno i nostri leaders? O si tratta dell’ennesima etichetta di marketing? Siamo ancora in un’epoca brutale nella quale le persone urlano, sono autoritarie e rigide? Davvero è gentilezza l’ingrediente magico per i nostri leaders?
Non mi convinceva pienamente questa proposta e così ho voluto chiedere alla rete Linkedin (mia personale e di Authenticleader Italia):
Quale è la situazione che vivi ogni giorno nella tua azienda? E ancora: Se sei un leader quale pensi sia la maggior carenza che senti in te o che vedi nelle persone che conosci? Se sei un imprenditore quale è la realtà che vivi?
Bhè i risultati lasciano poco spazio ai fraintendimenti. Alla domanda
“Quale è la più grande carenza che avverti a livello di leadership?”
le persone hanno risposto
Empatia ed Ascolto 58%
Considerazione e Rispetto 24%
Educazione e Gentilezza 14%
Preparazione tecnica 4%
Sembra quindi che la buona ed autentica relazione umana vinca su tutto e che sia proprio questa a far sentire più fortemente la sua mancanza e non credo solo a causa della pandemia e dello smart-working anche se sicuramente non hanno aiutato.
In #Authenticleader, diciamo che le aziende sono persone che fanno cose per altre persone proprio per cambiare il paradigma di pensiero che in generale si utilizza per le aziende: come se fossero delle entità astratte fatte di numeri, asset e che usano (più o meno eticamente) le risorse per crescere.
Le aziende nella realtà sono persone. Senza persone le aziende non esistono. Senza persone, il nostro mondo non esiste. Le aziende sono persone che fanno cose per altre persone, può sembrare banale ma è così e vale la pena ricordarselo sempre.
Allora forse bisogna proprio tornare ai basics anche per recuperare terreno a livello di leadership. Siamo persone, abbiamo a che fare con persone e come dici Shelley Reciniello- rinomata psicologa aziendale americana- “le aziende non sono persone ma sono fatte di persone e ignorare l’imperfezione delle relazioni umane è una follia che mina successo e realizzazione”.
Quando capiamo che le aziende in fondo sono persone e che quindi la variabile umana è sempre da tenere in considerazione è immediato comprendere come elementi sottili quali empatia, ascolto, considerazione e rispetto sono così importanti.
Empatia e Ascolto presuppongo innanzitutto l’essere visti come persone, come esseri umani; dotati di emozioni, pensieri, sogni, esseri che chiedono di essere visti per quello che sono; che chiedono di essere ascoltati anche quando dicono cose scomode; che chiedono di essere coinvolti ed emozionati; che chiedono in un certo senso di poter dare il loro contributo. Esseri che chiedono di creare insieme, sentire insieme, essere parte di qualcosa.
Questo non si insegna e questo non si capisce con la testa. Il lavoro presuppone aprire un altro livello capace di connessione, capace di sintonizzarsi sull’altro, capace di rispettare l’altro, capace di credere e lottare per un contributo.
La grande buona notizia è che siamo dotati di umanità dalla nascita, “solo” siamo poco abituati ad utilizzarla, in generale, e sicuramente molto sporadicamente nel mondo del business. Quindi si può smettere di fare i classici corsi dove ti spiegano cosa fa (o dovrebbe fare) un leader e iniziare invece ad aprire quella sincera ed autentica umanità che alberga dentro di noi.
Sentire anzichè capire.
Creare connessione ed ingaggio anziché semplicemente controllare.
Sicuramente la gentilezza è un elemento importante e personalmente sono una ferma sostenitrice di atti di gentilezza profusi a pioggia ma in ambito aziendale è necessario andare un passo oltre. Cambiare in un certo senso il modo di intendere il fare business.
Tutto sta chiamando a riportare umanità e la nostra meravigliosa componente umana nel mondo del business.
Negli Stati Uniti si parla da tempo ormai di vulnerabilità nella leadership (pensa anche nella formazione che viene fatta ai corpi speciali dei Marines), di tutela della salute mentale, dell’equilibrio psico-emotivo, di Humanity – umanità nel mondo del business. Idelisti? Visionari? I danni causati da un modo di fare business disumanizzato sono talmente drammatici ed evidenti che non potevano non prestarci attenzione.
Il mondo sta cambiando più velocemente di quello che si pensa e come #Authenticleader lavoriamo proprio per questo; siamo precursori del nuovo.E’ arrivata l’era della gentilezza quindi? Spero quella dell’umanità.