Un piccolo vademecum sugli sbagli che possono presentarsi lungo il percorso del fare impresa.
Spesso abbiamo sentito la frase: “è il classico errore da imprenditore”: Ma quali sono questi errori? Possiamo conoscerli per evitare che si ripetano? Sicuramente alcuni errori sono sani ed è giusto farli perché così si impara. Ma sicuramente qualcuno possiamo eliminarlo per rendere la gestione dei problemi in azienda più facile.
1.SCELTA DEI SOCI
Allora qual è il primo errore? La scelta dei soci. È il classico errore: scegliere i soci senza andare ad approfondire quelli che sono i valori di ognuno. Ci si concentra sull’idea di business, di quello che si vuole creare o dell’opportunità di poter fare qualcosa di bello e di interessante. Capita infatti di vedere nelle piccole e medie imprese la decisione di mettersi vicino l’amico, lo zio, il fratello o il cugino. Non perché hanno delle competenze, ma perché danno l’idea di essere affidabili, rassicurano il fondatore o chi ha avuto l’idea di business che si comporteranno bene, che non li tradiranno, che si prenderanno cura dell’azienda come loro.
All’inizio può funzionare, ma a un certo punto le competenze vanno acquisite. Se poi la persona coinvolta non inizia un percorso di formazione, non si mette in discussione, ma sente di dover avere quella posizione perché legato solo da fattori personali, ciò può essere un problema grande.
2. STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Il secondo errore riguarda la struttura e l’organizzazione dell’azienda che è normale quando si parte a fare impresa, ovvero col fare. A un certo punto però bisogna prevedere una struttura e un’organizzazione, perché se questo passaggio viene fatto troppo tardi inizia a esserci confusione, malcontento e fraintendimenti. Qualcuno potrebbe anche approfittarne di questo stato di confusione per fare i propri interessi personali anziché gli interessi dell’azienda. È quindi importante imparare, perché anche l’organizzazione dell’azienda si impara. Diciamo che ci sono degli elementi comuni che valgono per tutti, a prescindere dalla propria cultura aziendale.
Succede soprattutto agli ex manager che sono abituati a lavorare in contesti molto organizzati e quindi tendono a replicare il modello nel quale hanno vissuto per tanti anni, senza interrogarsi su quello che è lo stadio di vita attuale dell’azienda. Le aziende sono come una persona, quindi hanno dei normali stadi di sviluppo. Non si possono mettere delle regole da grande azienda in un’azienda che ancora si deve strutturare. E si può anche scegliere di lasciare un po’ di confusione in alcune aree per motivi diversi, ma ad un certo punto bisogna prevedere un’organizzazione.
3. SELEZIONE DELLE RISORSE
Una selezione sbagliata delle risorse è invece il terzo errore. Il processo di selezione inizia quando si mette fuori l’annuncio, da come viene scritto e dove viene pubblicato. Ed è anche importante come l’azienda si racconta verso l’esterno per diventare attrattiva. Si tratta di un’area che viene spesso sottovalutata. Spesso non si investe nell’imparare i processi di una corretta selezione che è invece un aspetto chiave per tutte le aziende, da non trascurare.
4. IL BENESSERE DELL’IMPRENDITORE
Infine, il quarto sbaglio riguarda l’imprenditore che spesso non si prende cura di sé. Fare impresa è un atto umano che mette gli imprenditori davanti allo specchio delle proprie insicurezze, paure e dubbi. Chi è imprenditore ha un forte senso di responsabilità verso il team. Ma una delle più grandi responsabilità dell’imprenditore è di guardare avanti e costruire passi verso il futuro, non può quindi essere soffocato soltanto dal quotidiano.
Con questi spunti vogliamo farvi riflettere e prendere consapevolezza di aver fatto qualche errore, magari già superato oppure siete pronti a evitarli. Perché se non c’è consapevolezza, gli errori si rifanno. A volte permettiamoci di anticiparne qualcuno. Perché se è vero che alcuni errori bisogna farli proprio perché serve per imparare, forse qualcuno si può allegramente evitare.
La soluzione perfetta non c’è. Non esiste un modello del fare impresa. Ogni azienda è diversa, ogni imprenditore è diverso. Purtroppo le formule magiche non esistono, è un cammino come quello di tutti gli esseri umani. Ma se si è più consapevoli, il viaggio diventa molto più facile e piacevole.