POST MOTIVAZIONALE – GOD SAVE THE LEADER
La questione è che bisogna pensare di meritarsi quello stacco e soprattutto che sia fattibile ritagliarsi questi spazi.
L’errato luogo comune che spesso ci porta a pensare di non avere tempo per recuperare, è che per questo ci voglia un sacco di tempo e quindi “aspettiamo le vacanze”, “aspettiamo un momento più tranquillo” e così via.Probabilmente ti sarà capitato di pensare o di dire a qualcuno “adesso non posso permettermi di mollare”. Interessante… in un certo senso è come dire:
- se mi concedo tempo e spazio sto mollando
- mi posso permettere di ricaricare solo quando siamo in un momento di calma (che paradossalmente è anche il momento nel quale ne abbiamo meno bisogno) Interessante…
Noi imprenditori siamo dei top performers, persone che devono avere una prestazione sempre alta o che quanto meno aspirano a quella e poi proprio sulla ricarica ci comportiamo al contrario di qualsiasi altro top performer come astronauti e atleti. Interessante…
Sembra proprio che ci siano un sacco di luoghi comuni e di pensieri limitanti su questo argomento. In un libro molto bello che si chiama “Oxygen Mask First” – metti la maschera d’ossigeno per primo- l’autore definisce questa come la “sindrome del martirio della leadership”. Quando soffriamo di questa sindrome (e credimi sono in tantissimi a soffrirne!), il leader viene sempre per ultimo e non perchè pensa di essere immortale od eterno, anzi la fatica la sente tutta ma pensa che il martirio sia parte degli oneri del leader come una sorta di prezzo da pagare per meritarsi di essere sulla poltrona e che solo facendosi vedere lì, tutti lo rispetteranno o, se qualcosa andrà male, non potranno rinfacciargli niente. Per noi italiani, questa sindrome è anche più forte perchè arriviamo di una cultura di PMI fatta di pane e dovere, nella quale l’imprenditore è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via.
Bene messa a fuoco questa sindrome che affligge molti imprenditori, come uscirne? Eh già perchè se vuoi portare la tua azienda ad un nuovo livello o quantomeno guidarla bene, tu DEVI nelle migliori condizioni psico-fisiche. Pensa a quando vai in aereo: ti piacerebbe sapere che il pilota è stanco, stressato, nervoso e che magari non ce la fa più a fare lì? Direi proprio di no eppure quando andiamo avanti caparbi e sfasciati, stiamo chiedendo al nostro team di salire su un aereo con un pilota così.
So che sto usando termini forti ma troppe volte vedo imprenditori prendersi poca cura del loro stato psico-emotivo e vedo le conseguenze che ci sono nelle loro aziende a livello di clima aziendale, conflitti, confusione e risultati e credo fortemente che sia necessario fare un ragionamento profondo su questo atteggiamento diffuso.
Nessuno di noi
è un super umano
Per essere la versione migliore di te stesso, devi prenderti cura di te stesso
Come iniziare questa pratica di cura della propria tenuta psico-emotiva?
Innanzitutto: metterlo in agenda. Evitando così di farlo solo se e quando non ci sarà veramente nient’altro da fare in azienda.
Il secondo passaggio è iniziare con piccoli momenti ma che apportano già un beneficio enorme. Recenti studi hanno dimostrato che prendersi anche solo 5 minuti di silenzio permette al nostro sistema nervoso di rigenerarsi, di recuperare energia molto velocemente e riportare la nostra mente nella condizione che le permette di essere aperta, creativa e capace di visione strategica. Puoi anche provare delle piccole meditazioni o esercizi di respirazione per pochi minuti.
Il terzo passaggio, è quello che prendersi un pomeriggio al mese nella natura o avere dei giorni completamente disconessi da mail e social per ristabilire completamente l’equilibrio del nostro sistema nervoso. Le pratiche delle quali ti parlo ormai sono diventate consuetudine nelle culture aziendali delle più grandi realtà che tutti ammiriamo. Per essere la versione migliore di te stesso, devi prenderti cura di te stesso.
Quelle volte nelle quali ti sembra di non farcela, quando ti senti in colpa perché sei scattato con un collaboratore o hai gridato con un qualcuno, quei momenti nei quali ti senti Atlante che regge il mondo da solo, ricordati che non stai mettendo in discussione la tua leadership e non sei meno imprenditore per questo; devi solo accettare il fatto che il tuo sistema mente e corpo, ti sta dicendo che hai bisogno di metterti la maschera di ossigeno e respirare. Che quella non è la modalità nella quale puoi stare per molto.In un certo senso, come leader, devi darti il permesso di mettere te stesso al primo posto per essere realmente affidabile e di contributo per gli altri.
Tanto più in questo periodo abbiamo bisogno di leader coraggiosi e consapevoli, non di martiri.
ENTRA NELLA COMMUNITY
DI #AUTHENTICLEADER
ARTICOLI CORRELATI
Altri articoli
Digital factory – Maggio 2023
Il seocndo articolo di Giovanna Carucci, CEO&founder di #Authenticleader, per la rivista online Digital Factory del gruppo editoriale Tecniche nuove. Qui di seguito l'articolo: ...
Chi deve pensare alla salute del leader? Il leader
Chi deve pensare alla salute del leader? Il leader. Recentemente diversi articoli sia in Italia sia all’estero trattano il tema del benessere e della salute psicologica sui luoghi di lavoro; finalmente questa tematica viene affrontata con...
EVITARE IL FALLIMENTO
EPISODIO 22 / Come si può evitare il fallimento? Tanti di noi cercano in tutti i modi di evitarlo ma è davvero possibile? Forse è il concetto stesso di fallimento che abbiamo nella testa che è sbagliato. E se invece fosse una tappa necessaria verso il successo? E se spingere troppo le nostre aziende verso l’esecuzione perfetta senza errori bloccasse in realtà il suo potenziale? In questo episodio del podcast, partendo dall’intervista di basket Giannis Atetokuonmpo, parliamo proprio di questo.